A Nord della Sicilia, dalle acque del Mar Tirreno, sono sorte le Isole Eolie, perle di bellezza naturale originate dall’attività vulcanica sottomarina.
Scopriamo insieme qual è la mappa delle Isole Eolie e quali sono i loro nomi e le loro caratteristiche peculiari.
L’arcipelago
La mappa delle Isole Eolie ha la forma di una Y.
Le isole, tutte comprese tra i 37 e i 4 chilometri quadrati, sono:
- Lipari
- Salina
- Vulcano
- Stromboli
- Filicudi
- Alicudi
- Panarea
Secondo la mitologia greca fu Eolo, il dio dei venti, a dare il nome all’arcipelago condizionando con le correnti le variazioni della colonna di fumo dei vulcani.
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L’attività vulcanica
Come tutta l’area della Sicilia, anche le Isole Eolie sono sottoposte ad attività più o meno intense di vulcanismo.
Lo Stromboli, sull’omonima isola, è l’unico vulcano che è ancora caratterizzato da una vera e propria attività eruttiva; a Vulcano, invece, l’attività vulcanica si caratterizza per l’emissione di getti di gas e vapore sia dalla cresta del Vulcano che dai fondali marini e per la presenza della famosa Pozza dei fanghi sulfurei.
Per quanto riguarda Panarea, poi, è ancora attiva una fumarola vulcanica, cioè un’emissione più o meno continua di gas e acqua bollente dal sottosuolo – questo genere di fenomeni, connessi all’attività vulcanica ma in cui non è presente emissione di magma, fanno parte delle attività di vulcanismo secondario.
La colonizzazione
La mappa delle Isole Eolie è sempre stata conosciuta dalle popolazioni che le hanno abitate. Fin dal Neolitico, circa 5000 anni prima di Cristo, le isole hanno ospitato comunità di lavoratori di ossidiana, un materiale di origine vulcanica duro e tagliente.
Etruschi, Cartaginesi, Greci e Romani hanno sempre considerato le Eolie (o Lipari) un luogo privilegiato per i commerci, esattamente a metà strada tra Calabria e Sicilia.
La zona è stata, successivamente, di dominazione prima araba, poi francese. Durante l’epoca borbonica, l’isola di Vulcano è stata trasformata in una colonia di prigionia, dove i carcerati erano obbligati all’estrazione di allume e di zolfo.
La protezione ambientale
Le Isole Eolie sono protette da vent’anni dall’UNESCO, in quanto costituiscono un prezioso sito di interesse archeologico e naturalistico (sono tipiche di quest’area diverse specie di lucertole). Le isole, per la loro bellezza e particolarità storica, sono attualmente una delle mete turistiche più rinomate di tutto il Sud Italia.