Sull’International Journal of Biological Macromolecules è stato recentemente pubblicato uno studio, secondo il quale la quercetina, presente in vegetali comuni come il cappero, il radicchio e la cipolla rossa, è in grado di contrastare e attaccare alcune delle proteine necessarie al virus Covid-19 per replicarsi.
La notizia ovviamente ha subito fatto il giro delle isole Eolie, dove ci sono grandi coltivazioni di capperi, distribuiti ed esportati dalle aziende locali in tutto il mondo, soprattutto a Lipari e Salina.
Cappero eoliano dop
Le buone notizie però non finisco qui, poiché da poco l’Unione Europea ha riconosciuto la Denominazione di Origine Protetta per il cappero eoliano, accogliendo l’istanza dell’associazione “Cappero delle isole Eolie Dop” presieduta dal liparota Aldo Natoli.
Sono numerosi i coltivatori di capperi che hanno aderito all’associazione e si prevede un nuovo boom di richieste del verde bocciolo, simbolo e icona gastronomica del territorio.
Esulta anche Giuseppe Siracusano, presidente degli albergatori di Salina, che ha commentato entusiasta “il cappero ci salverà”.