Finalmente il dissalatore Vulcano sta per diventare operativo. Nonostante un iter che è stato bloccato per anni per colpa di un contenzioso con l’azienda che si era aggiudicata l’appalto, sembra essere arrivato il lieto fine per una vicenda che dovrebbe risolvere un grande problema per l’isola delle Eolie.
Una lunga storia
Le origini di questa lunga storia vanno fatte risalire al 2013: nel corso degli anni la situazione è diventata sempre più paradossale, visto che per mettere a disposizione delle Eolie l’acqua potabile sono stati spesi milioni di euro provenienti dalle casse pubbliche.
Il dissalatore Vulcano dovrebbe diventare operativo entro la fine del mese prossimo, almeno in base a quanto stimato dai tecnici. In realtà la struttura è entrata in funzione già negli scorsi giorni, ma solo per permettere di eseguire i primi test, dai quali sono emersi riscontri positivi. Una volta entrato a regime, il dissalatore permetterà di produrre ogni anno più o meno 400 mila metri cubi di acqua, e sarà in grado di assicurare una portata di 25 litri al secondo.
I prossimi step
Se tutto andrà come previsto, il prossimo step nell’iter sarà costituito dalle prove in contraddittorio tra la ditta che eseguirà le analisi, il dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Sicilia e la Veolia Water Technologies Italia Spa, vale a dire la società capogruppo della realtà di imprese che si sono occupate della costruzione della struttura. Dopodiché entrerà in gioco l’Asp, a cui toccherà il compito di verificare che siano rispettati i valori di legge per la potabilità.